Nutrire l’impero: la storia del porto fluviale di Roma
Roma disponeva, oltre che di 3 porti situati lungo la costa (Ostia, Porto e Pozzuoli) anche di un attracco fluviale. Questo porto serviva per accogliere piccole navi che risalivano il Tevere, cariche di materiali e persone.
Le grandi imbarcazioni che navigavano in mare aperto e che giungevano a Roma da ogni parte dell’impero non erano infatti adatte per risalire il Tevere, perché troppo grandi e ingombranti; i loro carichi venivano perciò scaricati in barche più piccole che si dirigevano verso il cuore della città.
Il grande porto fluviale della Capitale era situato in un punto strategico, ai piedi del monte Aventino, ed era costruito per permettere il continuo scarico e carico di materiali e persone dalle navi.
Oggi, nella stessa area, si trova una delle zone più famose della città: il quartiere Testaccio. Qui si possono ancora osservare alcune delle strutture che costituivano l’articolato sistema di magazzini, strade banchine e approdi lungo il fiume.
Alcuni ruderi sono ancora visibili dalla strada, altri sono situati sotto l’attuale piano stradale e altri invece sono incastrati nelle murature e nelle strutture moderne.
Qui nasce anche il famoso “monte dei cocci” un’enorme collina altra più di 35 metri formata esclusivamente da frammenti di anfore che venivano scaricate e smaltite per altri usi.
Con questo tour vi aspetta un viaggio alla ricerca delle tracce lasciate dalla storia e sopravvissute all’urbanizzazione moderna, in una zona oggi sede del più grande mercato della città.
Curiosità
- Il quartiere Testaccio, prende il nome dalla parola Testae che in latino significa “coccio”, proprio grazie alla presenza di un’enorme discarica di frammenti di anfore che oggi è una grande collina che caratterizza il quartiere.
- Nei sotterranei del Mercato è possibile vedere un luogo unico al mondo, dove, in età repubblicana, furono costruiti dei magazzini le cui pareti sono fatte di anfore intere impilate una sopra l’altra.
- Molte delle costruzioni del porto sono conosciute perché tracciate in un’antica mappa (la Forma Urbis Romae) di cui sono giunti fino a noi alcuni frammenti.
Domande frequenti
- Come si riconosce il contenuto dei carichi che arrivavano via mare nelle navi?
- Chi si occupava dello scarico e del carico delle merci?
- Perché alcuni contenitori in terracotta venivano subito rotti, una volta finita la loro funzione di trasporto?
Info pratiche
Durata: 3 ore
Pick up: dove preferite
Orario di partenza: da concordare insieme
Quando: tutti i giorni dal lunedì alla domenica ed in tutte le stagioni
Mezzo di trasporto: auto con conducente privato
Lingue: Inglese, francese, italiano,
Adatto ai bambini? Sì
Adatto alle persone con difficoltà motorie? Si
Percorso a piedi: circa un chilometro e mezzo